Igienisti dentali verso l’obiettivo aerosol zero

In questi mesi di pandemia da covid-19 si è molto discusso sui rischi legati all’aerosol prodotto durante le procedure odontoiatriche. Igienisti dentali e odontoiatri sono giustamente preoccupati e si vedono costretti ad adottare misure estreme per affrontare questo fattore di rischio, che è sia personale sia ambientale. Le conseguenze di una possibile trasmissione virale sono ben note a tutti.

L’aerosol, o nel nostro caso il bio-aerosol, è una sospensione di particelle di varie dimensioni (< 50 micron) che trattengono nell’ambiente l’eventuale agente infettivo e dopo un periodo che varia da 30 a 120 minuti si deposita sulle superfici. Non dimentichiamo che a produrre bio-areosol nello studio odontoiatrico sono tutte le procedure che utilizzano manipoli a bassa e alta velocità: scaler ultrasonici, contrangoli per la profilassi e odontoiatrici, dispositivi per airpolishing, siringhe aria/acqua, unità laser ed elettrochirurgiche. Senza contare le turbine, gli apparecchi che producono in assoluto più aerosol e splatter.

Siamo stati bombardati di possibili soluzioni per proteggere operatore e ambiente: uso di barriere in plexiglass, aspiratori esterni supplementari, aspiratori orali, eccetera. Soluzioni che possono aiutare, ma allo stesso tempo costose e causa di ulteriori complicazioni mentre siamo già concentrati sul nostro lavoro.

Ovviamente, tutti noi Igienisti Dentali vorremmo a portata di mano soluzioni che siano attuabili e che ci consentano di svolgere i nostri trattamenti in sicurezza. Soprattutto, vorremmo poter utilizzare gli strumenti necessari a svolgere al meglio il trattamento del nostro paziente.

Mi chiederete: qual è la tua strategia per combattere l’aerosol? Forse vi stupirò, ma non ho avuto bisogno di nulla di nuovo. Ho messo in atto procedure che già utilizzavo da anni quando effettuavo l’airpolishing (alto flusso di aria, acqua e polveri). La differenza è che in questo periodo lo attuerò anche per gli ultrasuoni, ovvero l’uso dell’aspiratore ad alta velocità o High Volume Evacuator (HVE) o aspiratore chirurgico.

Vi sembra impossibile che la soluzione sia così a portata di mano?
Lo è, solo che l’HVE a oggi è utilizzato poco – anzi, pochissimo! – sia dagli Igienisti Dentali, sia dai Dentisti e dagli Assistenti alla poltrona!
La prova? Primo, la carenza di cannule negli studi. Secondo, la produzione quotidiana di splatter e areosol.

Cos’è l’HVE

L’HVE è quella parte dell’aspirazione che chiamiamo aspirazione chirurgica e che ha la capacità di aspirare un volume di 300 litri/minuto in ogni unità operativa. Questo sistema di aspirazione ha un’apertura del tubo aspirante maggiore di 8 mm, che consente la rimozione di alti volumi di aria in breve tempo. L’utilizzo di questo aspiratore tramite una cannula può ridurre la quantità del bio-areosol fino al 90%. Vi rendete conto? La percentuale di particelle lasciate in sospensione è davvero ridotta. Più saremo bravi a sfruttare questo sistema, più sarà efficace la lotta alla produzione di aerosol.

Prima di arrivare all’utilizzo dell’HVE, non dobbiamo dimenticare le fasi pre-procedurali che sono state raccomandate per questa fase di epidemia da Covid-19.

  • sciacquo preliminare con acqua ossigenata 0,1% per 30 secondi
  • sciacquo con clorexidina 0,20 % per 60 secondi
  • uso di una mascherina con sistemi filtranti FFP2
  • uso di uno schermo facciale
  • uso di camici e cuffia monouso

Ergonomia per l’uso dell’HVE

La scelta delle cannule giuste, dei raccordi rotanti e un corretto posizionamento del paziente ci aiuteranno a rendere meno stancante e più efficace l’utilizzo dell’aspiratore ad alta velocità. Valutiamo cannule e accessori per usare l’HVE in ergonomia:

  • uso di cannule arcuate per migliorare la posizione polso/mano;
  • presenza di “grip” per una buona presa;
  • sistemi antireflusso integrati, fondamentale con l’epidemia Covid-19 ancora in corso;
  • autoclavabili, una caratteristica che le rende economiche ed ecologiche;
  • sistemi “antirumore”: alcune cannule possono ridurre la rumorosità fino al 30%;
  • forma della parte terminale che può aumentare la raccolta del flusso;
  • specchietto integrato, molto utile quando si lavora a due mani;
  • forma del collo, consente di trattare pazienti pediatrici o con difficoltà di apertura;
  • raccordi che aumentano gli angoli, favorendo una buona impugnatura e l’allineamento di mano/ polso: teniamo presente il fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale (CTS) e le cisti tendinee;
  • raccordi che aumentano le rotazioni delle cannule, favorendo la posizione di lavoro

Modelli di cannula HVE e caratteristiche

fig. 1 L’ostruzione della cannula può creare l’interruzione dell’aspirazione e un reflusso dei secreti. L’immagine mostra una cannula della Durr Dental con sistema “Protect” anti reflusso.
Fig. 2 La forma arcuata della cannula facilita l’impugnatura e la rende più ergonomica riducendo l’affaticamento dell’operatore. Queste cannule hanno un diametro finale di 16 mm, un sistema di riduzione del rumore e l’antireflusso (Cannule Universali Durr Dental)
Fig. 3 Queste cannule si chiamano Petito, sono prodotte da Durr Dental. Hanno un collo stretto e una apertura finale di 11 mm, ideali per pazienti pediatrici o con difficoltà di apertura.
Fig. 4 Questa “Cannula per profilassi” della Durr Dental è particolarmente adatta in questo periodo perché grazie al suo design ha un potere aspirante maggiore, studiata per alti flussi di areosol (aspira il doppio rispetto ad altre). È molto protettiva per l’operatore grazie a questo effetto “cupola” dovuto alla sua estremità ampia e avvolgente, in grado di ruotare per favorire un posizionamento protettivo. Il suo utilizzo è particolarmente indicato con l’utilizzo di dispositivi per air-polish. Perfetta anche per l’assistente dell’odontoiatra durante le procedure che prevedono importanti flussi di aria-acqua.
Fig. 5 Cannula con incorporato specchio che permette la visione delle aree interne. Molto adatta alle aree linguali e palatali, consente di mantenere una postura perfetta all’operatore, che può usarle anche per la visione indiretta. Offre acustica migliorata e un sistema anti reflusso. Questa cannula prende il nome dal suo ideatore ClasenOne ed è reperibile anche online a questo indirizzo.
Fig. 6 Nell’immagine potete notare l’ergonomia lavorativa offerta dallo snodo posto tra l’attacco che supporta la cannula ed il tubo di aspirazione. Questo attacco rotante permette di mantenere un’ottima ergonomia di lavoro e prevenire tutte le conseguenze legate agli stress causati dall’uso continuato di un tubo pesante e difficile da manovrare. Questo Attacco Rotante è prodotto dalla Durr Dental (cod 7600A030-00). Vi indico il suo codice, perché sono certa che molti di voi lo vorranno provare. L’attacco è universale e adatto a quasi tutti i tipi di aspiratori.

Possiamo ridurre l’aerosol?

Non sottovalutiamo il controllo che possiamo avere su spruzzi e aerosol. L’utilizzo delle strumentazioni ultrasoniche, dei dispositivi per air polishing, ma anche la siringa aria/acqua e i manipoli per profilassi, tutti sono nelle nostre mani. Così come il controllo dello spray, la posizione del paziente, l’angolazione del terminale sul dente. La scelta della strumentazione, inoltre, sta a noi: tecnologie a faretra e tecnologie a carrello. Tutti elementi che dimostrano quanto il bioareosol sia (anche) “operatore-dipendente”. Su questo preparerò un argomento separato.

Come avete potuto vedere, abbiamo numerose strategie a disposizione per lavorare in sicurezza ed ergonomia. In questi momenti non va assolutamente aggiunto stress emotivo allo stress fisico. Fa male e riduce le nostre difese! L’uso dell’HVE è raccomandato per la riduzione di splatter e aerosol durante le procedure odontoiatriche e riduce fino al 90% di aerosol prodotto. Verificate la capacità aspirante del vostro impianto: se è omologata a 300l/min, siete “a cavallo”!

Controllate se lunghezza e flessibilità del tubo sono adeguati alle vostre posizioni, altrimenti chiedetene la sostituzione. Procuratevi giunti angolati e rotanti che consentano una maggiore regolazione ed ergonomia lavorativa. Parlatene con il tecnico, vi saprà dire la compatibilità degli attacchi. Scegliete la cannula giusta, in base alle caratteristiche del paziente e della procedura da effettuare, e GO!

Per conoscere al meglio questo mondo dell’aspirazione – strumento non da poco in questo momento e sempre! – a breve pubblicherò il seguito di questo articolo. Vi darò suggerimenti utili su come vanno disinfettate le parti dell’HVE e vi spiegherò come prevenire l’intasamento delle tubazioni da materiali dentali, paste da profilassi e polveri. Se volete essere avvisati quando uscirà il prossimo articolo, iscrivetevi alla mia newsletter!

Come dice il mio Guru dell’ordine, Marie Kondo: “abbiamo già quello di cui abbiamo bisogno”. Buona aspirazione a tutti!

1-Harrel SK, Molinari J. Aerosols and splatter in dentistry: A brief review of the literature and infection control implications. J Am Dent Assoc. 2004;135:429–437.
2- Hallier C, Williams DW, Potts AJC, Lewis MAO. A pilot study of bioaerosol reduction using an air cleaning system during dental procedures. Br Dent J. 2010;209(8):E14
3- Muzzin KB1, King TB, Berry CW.Assessing the clinical effectiveness of an aerosol reduction device for the air polisher. J Am Dent Assoc. 1999 Sep;130(9):1354-9.

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L'autrice dell'articolo

Consuelo Sanavia

Consuelo Sanavia

Sono un’igienista dentale con 30 anni di esperienza in studio. Mi occupo di formazione per colleghi e odontoiatri. I miei corsi sono mirati a una attività clinica moderna e in linea con le evidenze scientifiche EBM e le linee guida nazionali ed internazionali. Svolgo attività privata in studio, in provincia di Asti. Sono inoltre docente di Scienze e tecniche di igiene orale all’Università di Genova e in vari master universitari.

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