Introduzione
Come si è evidenziato dal European Consensus Report del 2015 (vedi articolo precedente), trattare la mucosite perimplantare è un atto di prevenzione primaria. Gli igienisti dentali si trovano in prima linea nell’intercettare le problematiche legate ai tessuti perimplantari e necessitano di conoscenze specifiche e strumentazioni adatte per mantenere l’integrità dell’unità biologico/protesica implantare.
La mucosite peri-implantare è considerata il precursore della peri-implantite, come la gengivite per la periodontite in quanto esiste una relazione tra la gengiva sana e la salute primplantare e viceversa tra mucosite e perimplantite. Pertanto, la prevenzione delle malattie peri-implantari comporta la prevenzione della mucosite e il trattamento della mucosite peri-implantare esistente. (Salvi GE, Zitzmann NU.The effects of anti-infective preventive measures on the occurrence of biologic implant complications and implant loss: a systematic review. Int J Oral Maxillofac Implants 2014; 29 Suppl: 292-307.)
La terapia meccanica non chirurgica è in grado di ridurre l’infiammazione e il sanguinamento gengivale e l’uso di collutori antimicrobici può dare beneficio al trattamento e mantenimento della salute gengivale (Lindhe J, Meyle J; Group D of European Workshop on Periodontology. J Clin Periodontol. 2008 Sep;35 (8 Suppl): 282-5)
Materiali e metodi
Il caso presentato si basa sull’intercettazione di una mucosite con fistola del solco perimplantare durante una seduta di mantenimento di una paziente di 70 anni in buono stato di salute generale e parodontale. Durante l’esame delle mucose orali si evidenzia la presenza di una fistola appena al di sopra del margine libero gengivale del 1.3. Il BoP risulta positivo, la profondità al sondaggio è di 4 mm, presenza di suppurazione ed edema gengivale (fig. 1). L’indice igienico, valutato con l’uso di un rivelatore di placca è buono e la paziente usa regolarmente spazzolino elettrico roto-oscillante (Braun Oral-b 2000 Professional Care) e scovolini in gomma Plakkontrol regular.

Fig.1
Gli impianti sono stati inseriti nel 2007 e la paziente viene regolarmente in terapia di supporto ogni 6 mesi. L’impianto gode di buona stabilità e la paziente non riferisce dolore. La paziente viene inviata al medico dentista che esegue un rx con tecnica parallela (fig. 2), dalla quale non si evidenziano problematiche ossee perimplantari.

Fig.2
La paziente viene sottoposta alla seduta professionale, il solco perimplantare e l’abutment vengono trattati prima con strumentazione ultrasonica, per sfruttare l’effetto cavitazione, con inserto in plastica a forma di curette universale PH1 Perio Soft (Acteon Satelec, fig. 3) e con una curette Gracey micro-mini 1-2, in titanio medicale (PDT Paradise Dental Tecnology, fig. 4).

Fig.3

Fig.4
Si esegue con la curette una leggera pulizia tutto intorno all’abutment, il gambo e la parte lavorante ultra sottile di queste micro curette permettono un buon inserimento dello strumento fino alla base del solco. Si esegue un lavaggio con gel di Clorexidina 1% (Corsodyl gel) che verrà prescritto alla paziente per un uso domiciliare e localizzato per 15 giorni. La paziente viene rivista dopo 2 settimane, il Bop è negativo e la fistola in fase di guarigione (fig.5), viene ripetuto il lavaggio con l’antimicrobico (fig. 6).

Fig.5

Fig.6
Dopo 6 settimane la paziente torna per un controllo e data la completa remissione della mucosite (fig. 7) e il BoP negativo si pianifica l’appuntamento semestrale. Si prescrive un dentifricio specifico per il mantenimento degli impianti Implaclean a base di ossigeno attivo e lattoferrina per uso quotidiano.

Fig.7
Conclusioni
L’attento esame delle mucose durante la terapia di supporto permette l’intercettazione precoce di complicanze perimplantari. L’intervento meccanico non chirurgico e l’uso locale di un gel alla clorexidina all’1% e il mantenimento igienico della paziente sono risultati sufficienti per la remissione completa della fistola e dell’edema gengivale. La gengiva e la mucosa perimplantare sono la prima barriera che difende il solco dalla colonizzazione batterica, Il mantenimento dell’integrità del tessuto gengivale riduce il rischio di perimplantite.
Consuelo Sanavia
Laureata in Igiene Dentale
Professore a.c. Università di Genova
Insegnamento ufficiale: “Scienze e Tecniche di Igiene Orale applicate alla comunità”
Docente al Master di I Livello “Tecnologie nelle Scienze dell’Igiene Orale” alla Sapienza di Roma
Past President di Sisio (Società Italiana Scienze Igiene Orale)
Autrice di testi per la didattica e pubblicazioni scientifiche nell’ambito odontoiatrico