In questo articolo vi illustrerò quali applicazioni può avere la lampada Valo Ultradent nella pratica clinica dell’Igienista Dentale. Tempo fa cercavo una soluzione per potere evidenziare i rivelatori di placca a base di fluorescina, e che garantisse totale sicurezza a me e al paziente. È così che ho scoperto questo meraviglioso oggetto multifunzionale. Come avrete visto da alcune foto sulla mia pagina Facebook, spesso utilizzo come rivelatore la fluorescina, un liquido che applicato sui denti evidenzia la mappa dei depositi batterici e aiuta il paziente a capire come rimuoverli al meglio.

Ma la luce blu emessa dalle lampade led può causare danni alla retina se osservata a occhio nudo. Purtroppo succede sia con le vecchie alogene, sia con le lampade di ultima generazione. È per questo che per il loro utilizzo si consiglia l’uso di schermi e di occhiali adatti a proteggere gli occhi dai raggi emessi da queste fonti luminose blu.

Partendo dall’esigenza di trovare una lampada che non ponesse rischi per gli occhi, ho trovato un sistema fantastico che mi ha offerto una visione tutta nuova sull’applicazione di queste nuove tecnologie alla mia clinica. La lampada Valo Ultradent è innanzitutto uno strumento altamente tecnologico in ambito odontoiatrico utilizzato per il foto-indurimento di compositi e cementi. Ma è anche dotata di una serie di lenti applicabili attraverso un sistema a calamita che offrono una serie di prestazioni all’odontoiatria. Tra queste lenti, ho trovato particolarmente utili per noi Igienisti Dentali la Valo Black e le Vale TransLume. Vediamo insieme come possono essere impiegate.


Valo Black (nera): è una lente che si utilizza per evidenziare le particelle fluorescenti nelle resine ed è in grado di assolvere a numerosi compiti: individuare e rimuovere residui di vecchi restauri in composito o di attacchi ortodontici; individuare i sigillanti o gli eccessi; evidenziare la topografia del biofilm batterico dopo averlo trattato con soluzioni fluorescenti; rilevare la presenza delle lacche al fluoro e verificare la corretta distribuzione del prodotto.

Per il momento la sto utilizzando prevalentemente per evidenziare la placca batterica, in quanto l’applicazione della lente Vado Black permette a me e al mio paziente di osservare a occhio nudo. Ma l’impiego per la rimozione dei residui compositi post-ortodonzia è molto interessante.
Lente Valo TransLume (arancione): rileva la struttura interna del dente e viene utilizzata dall’odontoiatra per valutare la presenza di perni o bolle d’aria nei restauri. Io la sto utilizzando per valutare la profondità delle ipoplasie dentali, ma sono sicura che troverò altre applicazioni. Come potete vedere dalla foto, questa ragazza di 17 anni ha una evidente ipoplasia nel 21; l’aspetto della macchia è gessoso e la superficie ruvida e irregolare. Questo evidenzia che la macchia è superficiale e pertanto può dare delle indicazioni al trattamento (tema non trattato in questo scritto). Con la lente Vado TransLume abbiamo ulteriormente confermato che la macchia non penetrava negli strati profondi del dente. Sarà interessante da qui in poi produrre altra documentazione su questo genere di lesioni dentali.



Lente Valo TransLume (verde): la sto utilizzando moltissimo nell’esame dentale per intercettare la carie interdentale. Oggi le nuove linee guida CAMBRA ci sollecitano a utilizzare la valutazione del rischio individuale del paziente e un approccio diagnostico basato sul sistema ICDAS, dove la metodologia indica e invita all’utilizzo di strumenti e tecnologie come le luci trans-illuminanti che consentono diagnosi poco invasive. In fig. 9 si evidenzia un sospetto di carie tra il 14 e 15, la luce ha messo in evidenza la presenza di una carie penetrante di tipo D4 a livello del 15 mesiale (fig 10), mentre in fig. 11 possiamo vedere l’effetto trasilluminante tra 35 36 che evidenzia che il processo carioso è rimasto sulla superficie dello smalto.



Per chi non fosse aggiornato sulle nuove linee guida sopracitate , vi anticipo che nel 2018 la mia offerta formativa sarà ampliata con il nuovo corso Mantenimento dello Smalto: cura e prevenzione. Le date non sono ancora decise, ma dal mio sito potete visionare il programma e richiedere di essere contattati non appena verrà decisa la sede e la data.
Queste lenti così utili si possono acquistare a parte e hanno un costo di circa 20-25 euro ciascuna. Se lavorate con un odontoiatra che utilizza già questa lampada, potrete integrare la tecnologia con un basso costo e utilizzarla in svariati contesti, ancora tutti da scoprire anche per me. Per chi non avesse Valo in studio, potrà sempre consigliare all’odontoiatra di investire in questa lampada multifunzionale tenendo presente che le lampade fotopolimerizzanti, quando sono di bassa qualità, spesso vengono sostituite perché poco potenti e alla lunga non sono adatte a nuove tecniche e nuovi materiali da restauro. Lampade di alta qualità come la Valo o similari riducono i tempi di lavoro e migliorano le tecniche di restauro.
Pensate che, nel caso delle sigillature, potete aumentare la potenza di utilizzo e fotoindurire la resina in 3 secondi. Tutto tempo risparmiato che possiamo dedicare ad altre attività.